Cassazione, ‘sporco negro’ l’ingiuria è depenalizzata ma c’è l’aggravante del razzismo

Cassazione, ‘sporco negro’ l’ingiuria è depenalizzata ma c’è l’aggravante del razzismo

Roma. L’ingiuria non è più un reato, dopo le depenalizzazioni varate nel 2016, e viene punita soltanto con una sanzione amministrativa, ma per chi, mentre compie un illecito, usa espressioni quali ‘sporco negro’ scatta l’aggravante di razzismo. Lo si evince da una sentenza con cui la Cassazione ha confermato in parte la condanna inflitta dalla Corte d’appello di Bologna ad un uomo accusato dei reati di ingiuria, minaccia e violenza privata, con l’aggravante della finalità di discriminazione e odio razziale, per aver pronunciato, in presenza di più persone, rivolto ad uno straniero frasi “pesantemente offensive e minacciose” (‘Chi sei negro di m…, negro puzzolente, sporco negro, ti spedisco a casa in scatola, ti spacco la testa negro’) e per aver chiuso con violenza lo sportello dell’autovettura della vittima, impedendogli di uscire dal veicolo. La Suprema Corte, eliminando 15 giorni di pena dalla condanna complessiva, che era pari a 4 mesi di reclusione più il risarcimento danni alla parte offesa, ha annullato l’addebito di ingiuria perché depenalizzato, ma ha sottolineato che, per gli altri reati contestati all’imputato, era legittima l’aggravante del razzismo che “sussiste in tutti i casi in cui il ricorso ad espressioni ingiuriose riveli l’inequivoca volontà di discriminare la vittima del reato in ragione della sua appartenenza etnica o religiosa, come si verifica – si legge nella sentenza depositata oggi dalla quinta sezione penale – allorche’ ad espressioni intrinsecamente ingiuriose, in quanto contenenti un insulto, si associno ulteriori espressioni legate alla razza, all’etnia, alla religione o alla provenienza, sintomatiche dell’orientamento discriminatorio della condotta”. Nel caso in esame, concludono i giudici della Cassazione, “le espressioni usate raggruppano a più riprese l’insulto e la quantificazione razziale e appaiono chiaramente espressive di un senso di predominanza e superiorità di una razza sull’altra”.

Fonte Ansa

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